FRANCO PRINCIPI  

Nato a Montecassiano il 12-10-1929, dove risiede attualmente.

 

 

                                                  
 

Principi a bordo dell’F – 51 D Mustang

L’iter formativo

Appassionato di volo, Principi, appena ventenne, decide di frequentare un corso di 30 ore a Roma per il conseguimento di un brevetto civile, presso la società ALICA-URBE, ottenendo alla fine l’abilitazione sui velivoli “FL-3” e “Grifo”:

I° Volo da allievo:                  03-09-1949    

I ° Volo da solo:                     26-09-1949

Si iscrive successivamente ad un corso per volontari per divenire Pilota Militare; è a Roma che inizia la sua avventura, presso il CAR.

A Gioia del Colle, presso il “I° Gruppo Scuole di Volo”, trascorre circa un mese per conseguire l’abilitazione sul velivolo “L.5” ottenuta in data 26 giugno 1951.

Raggiunge poi l’Aeroporto di Brindisi, dove ha sede il “II° Gruppo Scuole di Volo”, e qui il 12 settembre 1951 effettua il “ I° volo solo Pilota” su velivolo “AT- 6”.

Al “III° Gruppo Scuole di Volo”, che aveva sede presso l’Aeroporto di Lecce - Galatina, il 21 dicembre 1951 consegue l’abilitazione sul velivolo “Fiat G-59” ; volerà infine sull’“F-51 D Mustang” (11-2-1952), l’aereo che forse più di ogni altro lo ha affascinato.

Conseguito il brevetto di Pilota Militare, viene trasferito ad Amendola (Foggia), per il passaggio ai reattori, ottenendo l’abilitazione a volare sul “DH 100 Vampire”, a bordo del quale effettuerà il primo volo in data 7 aprile 1952.

Presso il 5° Stormo di Verona “Villafranca” in data 5 luglio 1952 consegue inoltre l’abilitazione su velivolo F -47 Thunderbolt.

Durante la sua carriera militare Franco avrà anche modo di "passare" a fare un saluto agli amici di Montecassiano, suscitando in loro un grande entusiasmo ed una forte ammirazione.

Il 10 giugno 1952 Franco Principi, per motivi personali, si congedava, abbandonava per sempre il volo, e rientrava a Montecassiano dove tuttora vive con la sua famiglia.

 

                                                                

 

Immagine tratta dalla rivista “Alata” del luglio 1952

 

 

                                                                                                                               

 

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