IVO MERENDONI – Colonnello Pilota A.A.r.n.

 

Nato in Montecassiano il 19 Settembre 1902. Ivi deceduto il 17 Marzo 1986.

 

Troppo giovane per fare la I G.M., gli eventi gli impedirono di partecipare anche alla vera II: la sua attività aviatoria si svolse nel periodo intermedio fra i due grandi conflitti, nell’epoca dell’Aviazione “sportiva e dei records”, dell’affermazione dell’Ala Italiana nella Nazione e nel mondo, vivendone i fasti nella più ambita delle specialità: la caccia, in seno agli Stormi più prestigiosi, passando poi alla meno “effervescente” ma pur indispensabile ricognizione od Osservazione aerea.

La sua attività bellica si svolse per un anno e mezzo in Africa Orientale, al tempo delle “Operazioni di Polizia Coloniale”, in cui mancavano antagonisti aerei, e per uno stesso arco di tempo–  dal Giugno 1940 al Novembre 1941 – nella 2° G.M. , contro un’aviazione nemica sempre più soverchiante per quantità e modernità di mezzi aerei.

I suoi contatti con l’Aviazione avvennero nel 1923. Arruolato nel 1922, era stato inviato alla Scuola Allievi Ufficiali che egli peraltro lasciò nel gennaio 1923, giungendo al 67° Regg.to fanteria e poco dopo (Agosto 1923), promosso caporale, sarà inviato al “Centro Scuole Militari Aviazione”, per frequentare il Corso Pilotaggio con la ferma di anni tre, sull’Aeroporto di Capua.

Qui fu nominato pilota d’aeroplano su apparecchio biplano Gabardini (Febbraio 1924) e subito venne nominato pilota militare in base alle norme di un concorso. Nel Marzo 1924, nominato 1° Aviere, va al Centro Aviazione da Caccia – Ghedi, presso il quale il 23 Maggio consegue praticamente il brevetto di pilota militare su apparecchio Hanriot. Promosso sergente nel Settembre, svolge attività di volo conseguendo -nell’Ottobre- l’abilitazione al pilotaggio dell’apparecchio SPAD VII.

Nel novembre 1926 venne contemporaneamente promosso Serg. Maggiore e abilitato al pilotaggio del CR 1. Il 17 Gennaio 1928 Merendoni sarà inviato all’Accademia Aeronautica, a Caserta, dove è nominato Sottotenente in Servizio Permanente Effettivo nel ruolo combattente dell’Arma Aeronautica; venne poi trasferito al 2° Stormo Aeroplani da Caccia (costituito in Torino – caserma Lamarmora – il 25 Dicembre 1925, su tre Gruppi).

Merendoni riprese l’attività di volo sul CR 1 nel Dicembre 1928 e nel Luglio 1929 va alla scuola Caccia: è diventato molto bravo e, avendo le doti necessarie, viene nominato istruttore professionale di volo; mentre svolge questa attività, nell’Agosto si abilita sul caccia Rosatelli CR 20. Nel Giugno 1930 Merendoni venne promosso Tenente ad anzianità e consegue l’abilitazione al pilotaggio del  RO 1, ottenendo, nello stesso anno, anche quella al Ba 7 e nell’aprile 1931 all’A 300/6.

Intanto aveva svolto attività di istruttore, non più di volo ma di materie di cultura generale e professionale ai corsi di perfezionamento per Sergenti Maggiori Piloti.

Trasferito il 1 Gennaio 1932 al 4° Stormo Caccia Terrestre (Campoformido), il 1 Marzo 1933 andò alla Scuola di Osservazione Aerea, dove svolse le mansioni di istruttore professionale per i corsi di Osservazione Aerea e dove conseguì, nel Novembre, l’abilitazione al pilotaggio dell’ R 22; poi fu nominato Istruttore Professionale nelle Scuole della R.A., dal 1 Settembre 1934. Nel 1935 viene promosso Capitano ad anzianità.

Nel Febbraio 1937 Merendoni viene assegnato all’Aeronautica dell’ Africa Orientale italiana. Nell’Aprile si abilita sul Ca 133, detto familiarmente “la Caprona”.

 Nell’Agosto 1938 Merendoni fu rimpatriato per andare a frequentare il corso Superiore Aeronautico presso la Scuola di Guerra Aerea, al termine del quale, fu assunto in forza dal 66° Gruppo Autonomo da osservazione aerea, presso il quale nel Luglio 1939 conseguì l’abilitazione sul RO 37 bis.

Il 25 febbraio 1940 il Capitano ripartiva per Massaua. In Ottobre veniva promosso Maggiore, con anzianità di grado 12 Febbraio 1940.

La guerra, iniziata il 10 Giugno, trovò il 26 novembre 1941 l’ aviazione italiana nella totale distruzione, giungendo a conclusione il 27 Novembre, con la resa della Piazza di Gondar. Il Maggiore Merendoni era a Dembidollo: qui fu preso prigioniero di guerra e portato al campo di Nairobi, nel Kenia. Conseguentemente dal Ministero dell’Aeronautica fu collocato in “aspettativa per prigionia di guerra” che si protrasse fino all’11 agosto 1946 quando egli rientrò in Patria, dopo 5 lunghi anni di attesa nei recinti (che gli inglesi chiamavano “gabbie”) in cui si svolsero le azioni più assurde  e le violenze più inaudite fra connazionali, divisi da insane e ottuse passioni politiche. Merendoni  fu giudicato incensurabile e richiamato in servizio effettivo; fu promosso Tenente Colonnello con decorrenza 08-06-1942 e assunto in forza al Comando 3° Z.A.T. (Zona Aerea Territoriale) di Roma.

Merendoni  chiese di essere collocato in ausiliaria, questa volta “a domanda”; lasciò il servizio attivo e provvide a rifarsi una vita. Promosso Colonnello ad anzianità nel 1954, fu collocato nella riserva e poi in congedo assoluto per età il 23 novembre 1972.

Merendoni era stato decorato alla croce al Merito di Guerra per le Operazioni di grande Polizia Coloniale in A.O.I. e della relativa Medaglia commemorativa; era Cavaliere dell’Ordine Coloniale della Stella d’Italia e Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia. Gli furono computate due campagne di guerra 1940-1941 e gli fu concessa la Medaglia Militare Aeronautica di lunga navigazione aerea di 1° grado (oro), forse una delle più ambite dai naviganti dell’aria.

Il Colonnello Merendoni è deceduto in Montecassiano il 17 Marzo 1986.

 

 Ricerca: Marika e Gianfranco Persichini

Fonte:Il volo, l’Aviazione, gli aviatori in Macerata e provincia – Gen. Marcello Pedretti, 1994

 

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