LINO BURATTI – Maggiore (T.O.) Pilota A.A.r.n.

Nato a Montecassiano il 5 Settembre 1894 – Ivi deceduto il 21 Febbraio 1983.

 

 

 

                                                                                       

 

L’avventura militare di Buratti ha inizio nel 1914 quando, appena conseguita la licenza ginnasiale, fu chiamato a rispondere alla leva della classe 1894 e il 20 Settembre fu inviato al 3° Regg.to Artiglieria da Campagna - III Corpo Automobilistico di Bo1ogna.

Otto mesi dopo scoppiava la Grande Guerra e il 25 Maggio 1915 Buratti già si trovava in zona di guerra con la 12° Divisione Fanteria come automobilista, in prima linea a Lucinico sul Podgora.

E’ nel 1917 che l’Aeronautica, data la necessità di nuove leve, estende a soldati e sottufficiali la possibilità di conseguire i brevetti di pilotaggio: dopo quasi due anni di guerra al fronte, Buratti farà in modo da essere inviato al Battaglione Scuole Aviatori a Torino, dove approdò il  7 Aprile 1917.

“Abituato al volante delle macchine automobili, Buratti pensò bene di passare al volante delle macchine volanti; d' altra parte, si diceva fin d'allora, chiunque può diventare pilota d'aeroplano...: in fondo, basta essere perfettamente sani di corpo e di mente - psicofisiologicamente , abbastanza intelligenti e abbastanza colti, abili, coraggiosi, audaci, intraprendenti e... forse, niente altro. Ah, sì, un'altra cosa, basta essere appassionati e ottimisti: “Tutto va purché si voli...»; infatti volare è il più piacevole, comodo e sicuro degli sports: non sì possono avere disgrazie, perché basta assicurarsi...!”

Il 1° Maggio 1917 Buratti giunse alla Scuola di Volo sul campo di Coltano (PI) come “aspirante allievo pilota”.

La sua prima lezione di volo avvenne il 1° maggio 1917 sul Maurice Farman M.F. 12, dove Buratti volerà fino al 2 agosto, giorno in cui compie la 3° prova del 1° brevetto (pilota d'aeroplano); il 4 agosto continua l'istruzione sull' M.F. 14 100 Anz. e il 5 settembre fa le prove del secondo brevetto (pilota militare).

Il 10 Settembre è trasferito a Cascina Malpensa per il passaggio sui Caproni; il 29 settembre inizia la prima “prova” sul Ca 300 Hp, per passare il 6 Dicembre al più potente Ca 450 ( Ca 3), continuando finché, dopo due settimane d’attività "solo pilota”, il 19 Marzo, è "brevettato", vale a dire consegue l'abilitazione su questo prestigioso velivolo.

Buratti rimane ancora alla Cascina Malpensa  per l'addestramento di volo notturno sul Ca 3 e Ca 4 fino al 20 Giugno 1918. Viene poi trasferito alla 182° Sqd. triplani Caproni, dislocata presso Poggio Renatico (Ferrara), in territorio dichiarato in stato di guerra.

Nel frattempo, Buratti era nominato, 1'8 Febbraio 1918, “Allievo Ufficiale” nel Corpo di Aeronautica - Aviatori.

Dal 24 Agosto al 28 Ottobre 1918 Buratti vola - ancora come Caporal- pilota - sul Ca 4. In quel 28 Ottobre egli prende parte al volo e al bombardamento sulla stazione di Motta di Livenza, nel quadro dell' attività aerea per la Battaglia di Vittorio Veneto, e viene decorato con la

CROCE DI GUERRA AL V.M.

con la seguente motivazione:

“PILOTA D'AEROPLANO ESEGUIVA DIFFICILE AZIONE DIURNA DI BOMBARDAMENTO, MALGRADO L’APPARECCHIO FOSSE GIÀ COLPITO DALL’ARTIGLIERIA CONTRAEREA DELL'AVVERSARIO IN PARTI VITALI E RIUSCENDO POSCIA A RIENTRARE SULLE LINEE” - Cielo di Motta di Livenza, 28 Ottobre 1918.

La I Guerra Mondiale era conclusa, intanto procedeva l’iter burocratico per la nomina di Buratti ad Ufficiale: venne nominato “Aspirante” Ufficiale di complemento dell’Arma di Artiglieria (Treno) con decorrenza 1 Giugno 1918, in forza al 3° Regg.to Artiglieria da Campagna (3° Compagnia Automobilisti) e comandato al Battaglione Aviatori; nel Marzo 1919 viene nominato Sottotenente di complemento con anzianità 1 Luglio 1918; è sempre in forza al1a 182°  Sqd. sul Campo di Poggio Renatico,  e il 30 Ottobre 1919 viene inviato in congedo, presso il Centro Automobilistico di Bologna.

Nel 1921 Buratti è richiamato in servizio per compiere l’allenamento al volo presso l’Aeroporto “Baracca” di Centocelle (Roma), 3° Raggruppamento Aeroplani -I Gruppo Squadriglie- sul Ca 5: viene quindi ricollocato in congedo.

Nel 1922 Buratti si allena sul campo Luigi Bailo (Malpensa). Alla fine del 1922 egli veniva riassunto in servizio nel 2° Raggruppamento Aeroplani e riprendeva una intensa attività di allenamento con il Ca 3, ai fini del suo inserimento nella "costituenda Squadriglia della Cirenaica” che il 7 Gennaio 1923 era pronta a partire: il personale si imbarcò, perciò, a Taranto per raggiungere Bengasi, sede della “Squadriglia Aeroplani Ca 3”.

Il sottotenente era ormai diventato uno specialista dei “Caproni” e lo dimostrò con la sua attività aerea, con lunghi voli sul deserto, per effettuare ricognizioni a vista e fotografiche, bombardamento, collegamento dei capisaldi e protezione di colonne contro gli attacchi dei ribelli, sorveglianza sulla situazione, trasporto di feriti, malati, di messaggi, posta, munizioni, parti di ricambio e anche uomini.

Durante le azioni propriamente belliche, varie volte il velivolo di Buratti fu colpito da scariche di fucileria dei ribelli e un paio di volte dall’artiglieria. Perciò il Sottotenente fu decorato con una

CROCE DI GUERRA AL V. M.

con la seguente motivazione:

“IN RIPETUTE OCCASIONI SCENDEVA A QUOTA BASSISSIMA PER PIU’ EFFICACEMENTE BOMBARDARE E MITRAGLIARE ACCAMPAMENTI RIBELLI. DURANTE UN VOLO, NONOSTANTE CHE UN COLPO DI ARTIGLIERIA GLI AVEVA SPEZZATO IL COMANDO DEGLI ALERONI SINISTRI DELL’APPARECCHIO, PROSEGUIVA NELLA RICOGNIZIONE RIENTRANDO AL CAMPO SOLO A BOMBARDAMENTO EFFETTUATO” - Cielo sud – Bengasino – Suani El Bedin (Agedabia), 6 Marzo – 21 Aprile 1923.

L’attività bellica di Buratti si protrasse fino al Settembre 1923, però egli contrasse una malattia che ne provocò il ricovero nell’Ospedale Coloniale di Bengasi il 10 settembre, con conseguente rimpatrio definitivo il 6 ottobre 1923.

Rientrato in Italia, Buratti viene subito assegnato al Centro Aviazione da Bombardamento –Malpensa; qui gli viene comunicata la sua nomina in Servizio Attivo Permanente nel Corpo di Stato Maggiore della R.A. dal 2 Novembre 1921, cessando di appartenere ai Ruoli dell’ Esercito.

Nel Marzo 1924 Buratti è nominato “Tenente di Squadriglia” (denominazione poi variata in “Tenente dell’Arma Aeronautica – ruolo combattente”) e svolge attività di volo con il Ca triplano sul campo di Montecelio (poi Guidonia) presso il “Reparto Esperienze in Volo” che disponeva anche di una “Squadriglia Sperimentale da Caccia”.

Rientrato al Centro Bombardamento, egli continuava a volare con il Ca 3 svolgendo notevole attività di reparto, fatta di allenamento, prove di voli notturni, atterraggi fuori campo, lancio di bombe da esercitazione individuale e di pattuglia, lancio messaggi, prove di alta quota, sul cielo della Lombardia e del Piemonte, oltre alla partecipazione a raids, a esercitazioni per le grandi manovre terrestri con l’Esercito, e a rilevazioni fotografiche.

Trasferito al 7° Stormo Aeroplani da Bombardamento Notturno XXV Gruppo, 9° Sqd. Buratti svolse più o meno la stessa attività nel 1925 – 1926 e 1927, incluso un periodo di tre mesi a Pisa presso la Scuola Bombardamento R.A. 2° Sqd. Allenamento.

Promosso Capitano il 21 luglio 1927, nell’Agosto Buratti fa il passaggio sugli apparecchi Ca 73 e Ca 74, che erano stati largamente impiegati in Africa Settentrionale durante la riconquista della Libia.

Nel 1928 e 1929 Buratti svolge attività con i Ca 73;  nel 1930 diviene Comandante della 19° Sqd. B.N. e vola con i Ca 74, Ca 74G, l’A.S. 1 e l’A 300/6 e il 15 Ottobre 1930 va a frequentare il corso superiore di Caserta; promosso al primo esame, il 16 Marzo 1931 va all’Aeroporto di Parma, quale Comandante la Squadriglia Autonoma del Centro II ZAT e vola anche con il Ba A7, il Ba 25 e il Ca 100, continuando l’attività di reparto anche nel 1932 e fino al Giugno 1933 con raids che lo portano sui vari campi dell’Italia Centro- Settentrionale.

Nel Giugno 1933 Buratti è trasferito, quale Comandante il Reparto Servizi, al Comando Aviazione per l’Alto Adriatico – 84° Gruppo Idrovolanti – 188° Sqd. da Ricognizione Marittima sull’idroscalo di S. Caterina, a Pola, che già era stata una “roccaforte” dell’Aviazione Austriaca nella 1° Guerra Mondiale.

Buratti diventa così un “acquatico” e fa il passaggio sui velivoli S. 59 bis e Ba 15 I (idro). Nel primo semestre 1934 è all’Aeroporto di Poggio Renatico in forza all’ 8° Stormo B.N. ma nel secondo semestre  - quale Comandante del Reparto Servizi, ma anche pilota- va in forza al Comando Aviazione Ionio e Basso Adriatico sull’idroscalo di Taranto; presso la 142° Sqd. Idro Buratti vola con il Ca 111 bis, con l’S 59 bis e con il Cant Z 501, e svolge attività di collegamento RT con le navi, di scoperta sommergibili e voli notturni.

Nel Marzo 1936 Buratti è trasferito a Foggia sull’Aeroporto  “Gino Lisa” , dove torna al Ba 25 e al Ca 100. Nell’ottobre 1936 viene trattenuto in servizio permanente e poi collocato in ausiliaria dal 1 Settembre 1937. Buratti è richiamato in servizio, per addestramento, dal 1 Giugno al 30 Luglio 1939 e destinato al 31°  Stormo Bombardamento Marittimo – 94° Gruppo – 198° Sqd., presso la quale  vola con l’ S 55 X, effettuando raduni in volo, puntamenti in bianco, esercitazioni in coppia, ammaraggi fuori sede, navigazione e bombardamento individuale e di pattuglia.

Soltanto il 25 giugno 1942 con la II G.M. ormai inoltrata, il Capitano è richiamato alle armi e giunge al Centro Affluenza – Aeroporto di Jesi – da dove parte per l’Aeroporto di Villacidro (Sardegna) il 28 Agosto 1942 con l’incarico di Comandante del Reparto Sevizi. Il 16 Maggio 1943 è sull’Aeroporto di Milis con lo stesso incarico.

Il 23 Maggio 1943 è trasferito in Continente. Il 24 Gennaio 1944 è in forza al Battaglione Autonomo R.A. quale Comandante la 2° Compagnia e il 14 Giugno diviene Comandante il Reparto Servizi del Comando IV  ZAT, in forza all’Aeroporti di Bari.

Il 31 luglio 1944 viene collocato in congedo. Il 5 Settembre 1956 era collocato in congedo assoluto e con D.L. del 19 gennaio 1978 veniva nominato Maggiore a titolo onorifico avendo appartenuto durante la guerra di liberazione a reparto combattente in zona d’operazioni.

Buratti era insignito delle medaglie  per le campagne di guerra 1915 – 1916 – 1917 – 1918, del 1942 – 1943 – 1944; era decorato della Croce di Cavaliere dell’Ordine della Corona d’ Italia, della Medaglia di lunga navigazione, oltre alle già citate Croci d Guerra al V.M.

Nel dopoguerra, tornò a Montecassiano, dove visse con la famiglia, fino al giorno del suo decesso avvenuto il 21 febbraio 1983.

 

Ricerca: Marika e Gianfranco Persichini

Fonte:Il volo, l’Aviazione, gli aviatori in Macerata e provincia – Gen. Marcello Pedretti, 1994

 

Torna alla pagina precedente